La castagna matta

Autunno, acciacchi di stagione, mal di ossa, ma soprattutto raffreddore.

Sbalzi di temperatura, dovuta alla stagione un po' "matta", al riscaldamento nei luoghi chiusi e soprattutto: non so come vestirmi.

E' un classico: esci la mattina abbardanato per non prendere freddo, poi a mezzogiorno il sole scalda ancora e ti fa sudare, e la sera la temperatura torna in cantina.

E' un luogo comune dire: non so cosa mettermi per non sudare o prendere freddo.

Ebbene, è stato scoperto un rimedio che non ti farà prendere il raffreddore.

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Un rimedio naturale, economico, tramandato dai contadini...

Parliamo ancora di castagne.

Se stai pensando a come gustarle, togliti il pensiero, questa volta non devi mangiarle.

Devi tenerne una in tasca

I contadini erano soliti utilizzare questo curioso e antico rimedio contro il raffreddore che sfrutta proprio le virtù benefiche della castagna.

In realtà la castagna da utilizzare non è quella che raccogliamo solitamente nei nostri boschi, quella che proviene dal castagno.

Si tratta invece della castagna d’india o “di cavallo”, la cosiddetta castagna matta! Ricordati che non devi mangiarla perchè proviene dall'ippocastano e il frutto non è commestibile, anzi è tossico.

La tradizione vuole che se tieni nella tasca del cappotto per tutto l’inverno  una castagna matta, eviti i malanni ma c’è anche chi ritiene sia sufficiente conservarla in auto, sulla scrivania o in borsa.

Cosa c'è vero in questa credenza?

Sembra che sia in grado di lenire i sintomi di raffreddore e asma nei cavalli. Gli esseri umani, però, non possono in alcun caso ingerirle in quanto sono tossiche e di conseguenza pericolose.

Il principio attivo interessante per il trattamento del raffreddore è l’escina che queste castagne contengono e che ha azione antinfiammatoria oltre che utile a favorire il drenaggio linfatico e la permeabilità capillare.

E’ importante sapere che in questo rimedio non vi è nulla di scientifico.

E' difficile che le proprietà di un frutto possano migrare dalla tasca ai virus presenti nell’organismo ma rimane comunque una proposta affascinante e un po’ magica, retaggio di un sistema culturale del nostro passato da non dimenticare.

Tu prova a tenerne una in tasca e facci sapere...magari funziona davvero.

Nel frattempo assumi tanta frutta che contiene vitamina C, come agrumi e kiwi. 

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